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al testo di Amina Narimi
Morendo al niente
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C'e' un tempo forte, di notti rare e uno debole, di lunghe sere un format l'll battere e levare l'assenza e la speranza come fiere Si sono visti in fronte,nella nebbia
come cervi tenaci e occhi vivi l'll raggio di grazia non diede anello scivolato dalle mani,diminuendo. Un poco a poco l'andar via,come forcelle
chiuse da un tempo allontanato dipartendosi nel piccolo cerchietto avevan detto -Aman Aman- Solo l'odore resta, forte cicatrice che non chiude Va, l'll profumo, smorzando, separato dallo sguardo morendo al niente
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Luciana Riommi Baldaccini
- 27/11/2012 13:32:00
[ leggi altri commenti di Luciana Riommi Baldaccini » ]
Quasi un "andante", mi è piaciuta molto!
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Luc Laudja
- 27/11/2012 00:51:00
[ leggi altri commenti di Luc Laudja » ]
Non è vissuto chi non porta con sè "cicatrici", visibili o profonde, lievi o sanguinanti ... segni di vittoria o di sconfitta, sole testimoni di Vita ... alcune bruceranno per sempre, altre si devono nascondere, altre ancora, è bene dimenticarsene. Per sempre. I tuoi scritti, Amina, viaggiano spesso tra lermetismo e la fabula, tra il racconto epico ed il diario di una sognatrice, in un mondo apparentemente immaginifico che si dichiara - e si percepisce - invece, più reale e significante di un libro di storia ... sarà che, alla fine, qualunque cosa scriviamo, scriviamo sempre e comunque di noi. Delle nostre piccole, grandi storie. Dei nostri amori e dei nostri dolori. Del niente che siamo. Di quel profumo che, instacabilmente, ri_cerchiamo. Vivendo al tutto. NarimiNotte
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